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Torna il buono affitto |
Scritto da Simone Pensato |
Mercoledì 04 Dicembre 2013 09:33 |
Torna il buono affitto, dopo due anni di azzeramento a causa dei mancati finanziamenti, la Regione ha trovato 11,5 milioni di risorse proprie per cercare di dare una risposta al crescente numero di persone che in Piemonte, soprattutto a Torino e nelle altre aree metropolitane, hanno difficoltà a pagare l’affitto a causa della crisi economica e della perdita di lavoro.
Si tratta di un intervento di sostegno rivolto a quella parte di «popolazione vulnerabile» che pur avendone titolo, non riesce ad accedere all’edilizia sociale sovvenzionata o per insufficienza degli alloggi o perchè supera di poso il livello di reddito richiesto ed è costretta a rivolgeri al mercato privato. La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Giovanna Quaglia, ha infatti deciso di rifinanziare il cosiddetto Fondo Affitti con circa 10 milioni a cui si aggiungono altri 1,5 milioni per le Agenzie sociali per la locazione. Con la prima misura si aiutano le famiglie che già vivono in affitto a pagare il canone, con le seconda si sostengono le famiglie nella ricerca di una casa da affittare dando garanzie e incentivi economici ai proprietari e agli inquilini.
Le condizioni necessarie La delibera approvata dalla giunta stabilisce i criteri di assegnazione delle risorse ai Comuni piemontesi per l’accesso al Fondo Affitti e i criteri per la redazione da parte della Regione Piemonte del bando destinato alle Agenzie sociali, quelle che per conto dei Comuni favoriscono, con determinate garanzie, il reperimento di alloggi privati da dare in affitto a canone agevolato più basso di quello di libero mercato. Possono accedere al fondo i pensionati, i lavoratori dipendenti e assimilabili, le persone con invalidità fino al 67% o cittadini in mobilità o che nel corso del 2012 hanno perso il lavoro. Poi ci sono le condizioni economiche: reddito annuo non superiore a 12.506 euro con un’incidenza delle spese di locazione che incide più del 20 per cento sul reddito complessivo.
I Comuni interessati (il bando prevede che i contributi alle agenzie di locazione siano destinati ai capoluoghi di provincia e alle città con alta tensione abitativa), secondo i criteri approvati, dovranno emanare il bando per il sostegno all’affitto entro il 3 febbraio 2014, e chiuderlo inderogabilmente entro il 3 marzo 2014. La Regione ha deciso di riconoscere un «meccanismo-premiale» nella formazione delle graduatorie ai comuni che decideranno di co-finanziare con risorse proprie (almeno il 5 per cento) il piano di sostegno alla locazione.
La palla al governo Il presidente della Giunta, Roberto Cota, definisce «fondamentale» l’intervento della regione «nel settore della casa e in particolare sul sostegno agli affitti». Aggiunge l’assessore Quaglia: «E’ chiaro che adesso aspettiamo l’approvazione dei provvedimenti sulla casa annunciati dal Governo nella legge di stabilità e il via libera finanziamento di parte statale del Fondo, per complessivi 50 milioni di euro da ripartire tra le Regioni». |
Ultimo aggiornamento Mercoledì 04 Dicembre 2013 10:07 |
Interesse legale
Data di riferimento: 01 gennaio 2024 |
2,5% |
Istat Giugno 2024
Variazione annuale 100% (uso abitazione) | 0,8% | ||||
Variazione annuale ridotta 75% (uso abitazione) | 0,6% | ||||
Variazione biennale 100% (uso diverso) | 6,8% | ||||
Variazione biennale ridotta 75% (uso diverso) | 5,1% | ||||
Il dato è pubblicato sulla G.U. |